martedì 16 giugno 2009

Resoconto del "lucido organizzatore" Roberto Troubetzkoy

CASTELLANDO 2009 – Domenica 14 Giugno
Vogata dal Castello Vogogna al Castello Cannero

L’idea è quella di una vogata tra i due storici castelli, uniti da un percorso via acqua sulla Toce e sul Lago Maggiore, rievocando i percorsi tradizionali di chi un tempo sull’acqua lavorava e viveva; la fatica di vogare per 35 km, compensata dalla soddisfazione di attraversare i paesaggi più belli della nostra Regione.
Quest’anno la partenza era fissata un poco più a valle di Vogogna, dalla spiaggia di Ornavasso, perché la rampa per superare le rapide del ponte di Mingiardone, la cui realizzazione è già programmata a cura del Comune di Ornavasso, non era ancore disponibile.
Dunque Sabato 13 Giugno, la lancia con Violante, Francesco e Roberto risale controcorrente la
Toce per raggiungere Ornavasso.



Le condizioni particolarmente favorevoli della piena del Fiume con l’alto livello del lago, insieme all’aiuto di un piccolo ma efficiente motorino da 2 cv, consentono di superare agevolmente la rapida del ponte di Gravellona, su su, anche oltre Ornavasso, non senza qualche momento critico per voler esplorare stretti passaggi con insidiosi tronchi semiaffioranti. Le ore vicine al tramonto ci regalano vedute di straordinaria bellezza della Toce immersa nel verde, con i corni di Nibbio svettanti sopra di noi, e i raggi del sole che si riflettono nei cristalli di sabbia in sospensione nell’acqua. Chissà quanto oro scorre, come in passato, se solo si avesse la pazienza di setacciare ! La lancia è in secca sulla sicura spiaggia di Ornavasso, pronta per la discesa di domani.

La partenza di Domenica è articolata in modo da permettere a chi scende dalla Toce, di incontrarsi con gli equipaggi delle barche Vikinghe, salpate dalla canottieri di Pallanza e risalenti il Lago verso la foce della Toce. Francesco e Roberto con la loro lancia partono dunque da Ornavasso, lasciando subito a sinistra l’antico porto di Condoglia, si supera la corrente critica che tende a portare veso i piloni del ponte autostradale, e via lungo il corso sinuoso e possente della Toce. E’ davvero un grande fiume, si ha l’impressione di essere in Amazzonia, tanto la vegetazione è rigogliosa. Pur scorrendo in un territorio denso di fabbriche e insediamenti, non si vede nulla di tutto ciò, solo la Natura con il volo delle anatre, qualche cigno alle sponde, un gregge di pecore e capre in compagnia di una mucca che ci guardano stupiti dalla sponda. Remiamo faccia avanti per godere lo spettacolo e pure, malgrado la voga in questa posizione sia meno efficace, in poco più di un’ora arriviamo alla foce.


Spettacolare incontro con le barche Vikinghe i cui equipaggi alzano i remi in segno di saluto, il kaiak olimpico di Lorenzo, le barche della Canottieri Pallanza e la scialuppa delle Guardie del Parco. Si prosegue tutti insieme verso la punta di Pallanza, ma la velocità è diversa e le barche si sgranano lungo il percorso. Solo Lorenzo riesce a tenersi sempre affiancato alla Tucano 1, la barca Vikinga più veloce con il suo equipaggio di 16 vogatori + Erika al timone al completo.
Il paesaggio con le Ville e i loro giardini ha preso il posto della natura incontaminata della Toce, e tutto in pochi kilometri! La lancia, malgrado gli sforzi di Francesco e Roberto, resta un po’ indietro, ma a Intra si affiancano anche le due “polinesiane” della Canottieri Intra e tutti già pensano alla sosta ristoratrice al pontile di Ghiffa, con la squisita pizza di “o sole mio”. Gli equipaggi variopinti si godono il meritato relax all’ombra dell’imbarcadero e subito si riparte alla volta di Cannero. Qualche cambio di equipaggio, Roberto e Francesco lasciano la lancia in porto e salgono sul Tucano 2 insieme a un fresco rinforzo della Canottieri Ghiffa, i cui ragazzi accompagnano con le loro canoe, e il gozzo di Marco formano una bella flotta. Tutti vogano con lena e armonia, il sole è cocente e l’acqua scarseggia…ma che damine, c’è la limpida acqua del Lago da bere! Davvero bravi gli equipaggi, se si pensa che per alcuni di loro è la prima volta alla voga, e motivo di grande soddisfazione per l’Ammiraglio Francesco, chè proprio questo è lo scopo di queste manifestazioni : avvicinare la gente alla cultura del Lago…remi alla mano.

I Castelli di Cannero sono ormai in vista, la loro sagoma inconfondibile emergente dall’acqua ci fa ricordare le gesta dei Mazzarditi , vinti dai Rusca, i Moriggia e i Borromeo. Quanta storia su queste acque! Aggiriamo le isole alla ricerca di un approdo per un breve bagno, ammirati dalle numerose barche…a motore che stazionano al sole, e ripercorriamo l’ultimo miglio fino al Lido di Cannero dove ci aspettano la gentile Sindaco che fa gli onori di casa e una folla di curiosi affascinati dalle operazioni di recupero delle barche Vikinghe che vengono sollevate come fuscelli dalle braccia dei loro equipaggi e deposte sul loro carrello.
Ma ancora non è finita…ci aspetta la proiezione del fantastico film “Fitzcarraldo” che tante analogie ha con lo spirito delle nostre avventure. La corriera ci riporta felici a Verbania…pronti per la prossime tappe della Longalago!

1 commento:

  1. Ciao e complimenti per l'attività che viene fatta sul lago Maggiore.
    Giovanni

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